Giovanni 11, 1-53
Lazzaro vieni fuori!
Uscire dai sepolcri che ci siamo scavati con le nostre mani
La terra pulsa di verde e il giardino è fiorito
Intorno al sepolcro di Lazzaro spuntano fiori
E in alto sui rami del mandorlo come fiocchi di neve
Lazzaro vieni fuori – ciascuno di noi ascolta con un brivido
Quel grido che vorrebbe trarlo fuori dalla roccia
Siamo crisalidi imprigionate
Nel bozzolo dei nostri peccati
– Amico vieni fuori!
Gesù ha pianto per te – guarda quanto ti vuole bene
Sussurra la gente e Marta e Maria come due fiori
Nei loro manti l’uno azzurro e l’altro scarlatto
Distese ai Tuoi piedi a chiedere che il loro fratello
Rinasca dal buio dove da quattro giorni si decompone
Ma Tu sei la vita e il Tuo grido spacca le pietre
Lazzaro vieni fuori! – il morto uscì con le bende
E come si sbuccia una mela la sua carne uscì dal bozzolo
Lazzaro amico mio! – nell’aria tiepida di primavera
Come il primo uomo il Tuo Creatore ti chiama per nome
Conosci la Sua voce il pulsare della vita e la cavità del sepolcro
Da dove sei uscito come dal tronco una gemma nuova.