Cuore di Samaria
(seconda di Quaresima)
Quel buco che tutti abbiamo nel cuore
Profondo come il pozzo di Sicar nell’ora
Più calda del giorno – desiderio ardente
Che sbocci dal fondo del tempo una polla
D’acqua viva a riempire di freschi
Fecondi momenti il terreno
Così la nostra anfora così il bicchiere
Da cui ogni giorno attingiamo
Acqua che non disseta – nostra meta
Arrivare laggiù in fondo con dito
Di rabdomante – cogliere l’istante
Che ci disseti in un fiotto profondo
Gorgoglii in superficie fino all’orlo
Del buco – lo colmi felice
Se a Cristo offriamo la nostra opaca
Acqua dei giorni (anche un solo bicchiere)
Per noi dal foro del cuore Suo
Sgorgheranno fiumi d’acqua viva
Intanto sopra il pozzo gira e rigira
Cigolando la carrucola
E intorno s’aggira
Trepida una donna di Samaria
È l’ora in cui l’ombra si ritira
Sotto la furia del sole allo zenith
E un canto d’acqua germoglia per noi
Come un miracolo – memoria dal sottosuolo