Famiglia Cristiana web - febbraio 2013
LE PAROLE DELLA VITA
Leggere: Prendi il libro e mangia!
Prendi il libro e mangia! Mai parola fu detta più lapidaria e sconvolgente sulla lettura. Il testo dell’Apocalisse prosegue: questo piccolo libro in bocca ti sarà dolce come il miele ma poi sarà amaro nelle tue viscere. L’Angelo parla in visione all’evangelista Giovanni così come molti secoli prima aveva fatto con Ezechiele che riceve dal cielo un rotolo da mangiare che è dolce come miele al palato, ma contiene messaggi profetici duri e sconvolgenti per il popolo d’Israele.
Entrambi questi esempi ci dicono con il linguaggio simbolico tipico della cultura semita come la parola di Dio più che letta vada ricevuta e meditata (masticata, “ruminata” dicevano i Padri) nel proprio cuore. Maria, non ha scritto una riga della sua esperienza unica e sconvolgente di essere Madre di Dio ma, come ricorda san Luca, “serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”.
Di un buon lettore si dice: è uno che i libri se li divora. In Italia per la verità c’è più gente che scrive che gente disposta alla fatica della lettura. Se ne lamentava già agli inizi dell’Ottocento Giacomo Leopardi. Del resto le librerie straboccano di libri invenduti e le biblioteche domestiche di libri non letti. Occorre però sapere scegliere tra tanta offerta di lettura cosa leggere e soprattutto come leggere perché le letture portino frutto nella nostra vita. E come diceva Leonardo da Vinci: “Non v’è saper sanza lo ritener”.