Aforismi
L’ubriacatura sperimentata nel seguire la corrente di una certa epoca, di essere sostenuti dall’opinione pubblica, di condividere una nuova, inaudita evoluzione, ha sostituito il sobrio e nobile interesse per la verità, il rispetto per la verità come giudice ultimo di ogni teoria, di ogni opinione e tesi.
Dietrich von Hildebrand
Il sapiente sa quel che dice
lo stupido dice quel che sa.
Antico aforisma rabbinico
L’intelligente ama istruirsi
lo stupido istruire.
Anton Cechov
Gli psichiatri moderni sono i nemici della tragedia e della santità.
Pablo Picasso
La religione non è nata dall’esigenza di assicurare solidarietà sociale
come le cattedrali non sono state edificate per incentivare il turismo.
Nicolás Goméz Dávila
Sono passato dal mondo delle apparenze, dalle figure e dalle forme esteriori al mondo della pura verità e della piena luce.
John Henry Newman
Abbi pietà, Signore, dei ciechi che vedono soltanto l'oro.
Efrem il Siro
Vale a dire, mentre tu fai i passi, devi amare la meta più che i passi. Nei passi devi amare qualcosa d’altro. Il passo non diventa però un pretesto momentaneo, no, perché quanto più tu ami la meta, quanto più tu ami quella vetta, tanto più ti ricordi con amore di ogni spuntone di roccia, di ogni sasso che devi brandire con la mano stretta, di ogni passaggio, di ogni momento in cui l’erba si affaccia sull’abisso, ti ricordi di tutto, ami tutto, tutti i sassi. Ami, se e nella misura in cui ami la meta.
don Luigi Giussani
Sono stato nella clinica del Signore per farmi dei controlli di routine e ho constatato che ero ammalato:
Quando il Signore mi misurò la pressione, ho visto che avevo la Tenerezza “bassa”. Nel misurarmi la temperatura, il termometro registrò 40º di Ansietà. Mi fece un elettrocardiogramma e la diagnosi fu che avevo bisogno di diversi by pass di Amore, perchè le mie arterie erano bloccate dalla Solitudine e non irroravano il mio cuore vuoto. Andai in Ortopedia, dato che non potevo camminare al fianco del mio fratello, e non potevo dargli un abbraccio fraterno, perché lo avevo fratturato inciampando nell' l’Invidia. Mi riscontrò anche una Miopia, dato che non potevo vedere al di là delle cose negative del mio prossimo. Quando dissi di essere Sordo, il Signore mi diagnosticò che avevo tralasciato di ascoltare ogni giorno la sua Voce. È per questo che il Signore mi ha fatto una consulenza gratuita, e, grazie alla sua grande misericordia, prometto che, uscendo da questa Clinica, prenderò solamente le medicine naturali che mi ha prescritto attraverso la sua Verità:
- Appena alzato dal letto, bere un bicchiere di “Riconoscenza”.
- Prima di andare al lavoro, prendere un cucchiaio di Pace.
- Ad ogni ora, ingerire una compressa di Pazienza e una coppa di Umiltà.
- Al ritorno a casa, iniettarmi una dose di Amore x la mia famiglia.
- E, prima di andare a letto, prendere due capsule di Coscienza Tranquilla.
- Non deprimerti nè disperarti prima di vivere questo giorno. Dio sa come ti senti. Dio sa perfettamente quello che sta succedendo nella tua vita, proprio in questo momento. Il disegno di Dio su di te è meravigliosamente perfetto. Egli desidera mostrarti molte cose che comprenderai solamente stando nel posto dove attualmente stai ora e nella condizione che vivi in questo posto.
Che Dio ti Benedica sempre!
Autore ignoto
La conoscenza di Dio senza quella della propria miseria fa l’orgoglio; la conoscenza della propria miseria senza quella di Dio fa la disperazione. La conoscenza di Gesù Cristo sta in mezzo, perché noi vi troviamo e Dio e la nostra miseria.
Blaise Pascal - Pensieri
L'intensità della vita non si misura con il numero dei respiri, ma in base ai luoghi e ai momenti che ci hanno lasciato senza respiro.
Targa sul Monte Gradiccioli
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite. Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce, ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita. Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso, gli dei aspettano di compiacersi in te.
Charles Bukowski - Il cuore che ride
È per un amore inconcepibile che Dio ha creato degli esseri tanto distanti da Lui.
È per un amore inconcepibile che Egli scende fino a loro.
È per un amore inconcepibile che essi salgono sino a Lui.
È lo stesso amore!
Essi non possono salire che per l’amore che Dio ha posto in loro.
Simone Weil
La preghiera è la chiave del cielo: sale la preghiera e discende la misericordia di Dio.
Sant'Agostino
Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.
J.R.R. Tolkien
Nella confusione dei vicoli stretti e affollati nel centro della città vecchia di Gerusalemme, all’incrocio tra il vialetto che scende al Muro del Pianto e la strada che sale alla chiesa del Santo Sepolcro, c’è un piccolo santuario che segna la Quinta Stazione della Via Crucis. La quinta tappa del percorso che i pellegrini compiono sulle tracce di Gesù, verso il luogo della sua esecuzione. Amo molto soffermarmi lì per meditare la figura e l’esperienza di quello straniero che fu preso con forza dai soldati e obbligato a sobbarcarsi il peso della croce: Simone di Cirene. Lui, allora, si sarà sentito vittima di una grande disgrazia. Minacciato dai Romani e gettato improvvisamente e senza motivo in uno scenario di punizione e morte, chissà che non sia stato tentato di maledire il Signore. Tuttavia, notiamo nel vangelo qualcosa di strano. Simone fu preso a caso dalla folla, eppure conosciamo sia il suo nome sia il suo paese di origine, la lontana Cirene, nell’attuale Libia. Non solo: l’evangelista scrive anche i nomi di due dei suoi figli, Rufo e Alessandro (Mc 15,21). Come poteva l’evangelista sapere queste cose? Le conosceva perché, da quella croce insanguinata e impolverata, quel Simone non si è più allontanato. In quella circostanza di disgrazia e paura si è scoperto accompagnato come mai avrebbe sognato di essere accompagnato. Perciò ha voluto restare per sempre in quella compagnia: lui e i suoi figli divennero ben noti agli amici dell’uomo sulla croce, Gesù. Invoco spesso le preghiere di Simone di Cirene. Chiedo di poter benedire il Signore proprio per quelle esperienze di dolore e paura che mi indurrebbero a maledire. Chiedo di poter ringraziare di cuore il mio Dio per avermi portato dove non volevo, nella sofferenza, e di avermi fatto scoprire, ancora una volta, che sono accompagnato come mai avrei pensato possibile. Non svelo nessun segreto, raccontando che, poco prima della mia ordinazione sacerdotale, sono caduto nel buio di una crisi nervosa molto profonda, e che i miei primi anni di sacerdozio sono stati segnati dalla necessità di superare le pesanti conseguenze di tale crisi. Riuscivo a fare poco. Spesso niente. Sensibilissimo alla luce, incapace di stare molto tempo in compagnia, mi recavo in camera da letto nel buio, rannicchiato col rosario in mano. Eppure, posso dire che quelli sono stati gli anni più felici della mia vita. In tanti modi, infatti, il Signore mi ha fatto capire che sono davvero accompagnato, che il Figlio di Dio e Salvatore si fa scoprire lì. Scoprirsi accompagnati proprio nell’esperienza umana che più ci fa sentire isolati e abbandonati, ci libera dalla paura della morte. Come Simone di Cirene, finiamo per benedire il Signore proprio per quell’esperienza per cui l’avremmo maledetto. E non vogliamo più lasciare quella compagnia. Simone di Cirene, prega per noi! Vincent Nagle
Nel ventre di una donna incinta si trovano due bebè. Uno di loro chiede all’altro
- Tu credi nella vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci a quello che saremo più tardi.
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente… ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
- Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione… Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
- Dove? Tutta intorno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai?… Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa…
Autore ignoto
Dio solo basta.
Nulla ti turbi.
Nulla ti spaventi.
Tutto passa.
Dio non muta mai.
La pazienza viene a capo di tutto.
A colui che possiede Dio nulla manca.
O soffrire, o morire.
Tutto per dovere, nulla per il piacere,
Ma tutto con piacere.
Santa Elisabetta della Trinità
Avete taciuto abbastanza.
E' ora di finirla di stare zitti!
Gridate con centomila lingue.
Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito.
Santa Caterina da Siena
Sentir, riprese, e meditar: di poco
Esser contento: da la meta mai
Non torcer gli occhi: conservar la mano
Pura e la mente: de le umane cose
Tanto sperimentar, quanto ti basti
Per non curarle: non ti far mai servo:
Non far tregua coi vili: il santo Vero
Mai non tradir: né proferir mai verbo,
Che plauda al vizio, o la virtù derida.
Alessandro Manzoni - In morte di Carlo Imbonati (1806)
Cadendo e rialzandomi, ho imparato a salire.
Santa Teresa d'Avila
Non abbiate paura del futuro perché il futuro siete voi.
Giovanni Paolo II (nato Karol Józef Wojtyła, 1920–2005)
Vuoi che la lettura ti lasci durevoli impronte? Limitati ad alcuni autori pieni di sano ingegno e cibati della loro sostanza.
Lucio Anneo Seneca (4 a.C. - 65 d.C.)
Mangiare i tortellini con la prospettiva della vita eterna rende migliori anche i tortellini.
card. Giacomo Biffi, arcivescovo emerito di Bologna
Tutto ciò che è bello viene da Dio. L’uomo può non riconoscerlo, può ritenersi ateo, ma se crea qualcosa di bello, questo è comunque un dono di Dio, un dono di Dio offerto anonimamente...
padre Aleksandr Men
Il Verbo si è fatto carne e ormai abita tra noi.
Abita certamente per mezzo della fede nei nostri cuori,
è oggetto della nostra memoria, del nostro pensiero,
e persino della nostra stessa immaginazione.
Dio era incomprensibile e inaccessibile,
invisibile e del tutto inimmaginabile.
Ora invece ha voluto essere afferrato,
ha voluto essere visto, ha voluto essere pensato.
san Bernardo di Chiaravalle
Quando io ero in prima liceo, c'è stato un momento di "romanticismo panico", in cui piangevo sempre, perché mi ero accorto che non sarei mai stato come Raffaello, come Michelangelo, come Beethoven; piangevo, andavo a letto la sera e piangevo, e questo per parecchi giorni. Poi, quello che mi ha "risolto" è stato scoprire che, se facevo bene l'ora di studio e osservato la regola come espressione di me stesso, se facevo bene la cosa che avevo davanti, fare bene una piccola cosa era un'opera più grande che neanche le sinfonie di Beethoven, perché era un ordine, era una perfezione, era una musica, una poesia. Allora mi sono calmato e non ho pianto più. Così ve lo dico adesso.
don Luigi Giussani
Ci sono due modi di vedere il destino: o attraverso un preconcetto che ce lo fa apparire negativo e a noi avverso, oppure guardare alla realtà come nostra alleata, non come qualcosa da cui difendersi ma come qualcosa da cui imparare. Nel primo caso si vive da arrabbiati, nel secondo da innamorati.
don Luigi Giussani
Uomini al posto di mura: protagonisti di un’amicizia che salva perché rende viva l’attrattiva di Cristo: questo è Natale
…Una volta questa compagnia, o questa strada,
aveva un perimetro imponente,
imponente dal punto di vista della robustezza delle mura
e dal punto di vista del suo slancio estetico.
Nulla di più bello e di più affascinante,
nelle lontane epoche, più del monastero.
Le mura erano difese da nemici anche fisici,
la bellezza della sua architettura aveva un solo rivale:
la bellezza del canto e della preghiera che in quelle mura si faceva.
Ora la cosa è diventata più spirituale,
ora la cosa è diventata più sottile, sembra più inconsistente;
non ci sono più quelle mura di un metro e più di profondità,
non ci sono più quelle volte, quegli spazi che da soli attiravano l'anima,
non c'è più quel suggerimento affascinante
del canto e della preghiera regolare.
C'è una compagnia, quella fra di noi, la nostra amicizia,
una compagnia in cui tutto quanto
dipende dalla volontà dei componenti.
Questa compagnia deve sostituire quelle mura,
deve rintracciare l'eco di quei canti, di quelle preghiere,
deve saper ispirare uno sguardo che faccia percepire
almeno in qualche modo l'attrattiva fisica di Dio
nella sua realtà dentro il mondo, l'attrattiva del segno di Cristo,
quell'attrattiva che è segno di Cristo.
don Luigi Giussani
La verginità è la fecondità di Dio
don Luigi Giussani
La vera speranza è lesta
e vola con ali di rondine
Fa dei re diventare degli dei
e delle creature semplici dei re.
William Shakespeare
Se hai dei pensieri spaventosi
non condividerli con chi è debole
Sussurrali alla sella del tuo cavallo
e continua a cavalcare cantando.
Re Alfred del Wessex
La sola forza che organizza il caos della nostra anima è l'accettazione libera e totale di Cristo come l'unico principio determinante della nostra vita psichica e spirituale.
V. Ivanov
Più aromatico della polmonaria è il sudore delle allegre mietitrici.
Sergej Aleksandrovič Esenin, poeta-contadino russo (1985-1925)
A me bastava la casetta montana
la terra fecondata dal mio sudore.
Romilda Del Pra, poetessa contadina della val Codera (1919-2010)
Noi siamo i soli a difendere il potere della ragione.
Papa Paolo VI
Cristo è venuto a portare nel mondo la luce della ragione.
Liturgia bizantina del Natale
La preghiera è l’unica forza dell’uomo ed è l’unica debolezza di Dio.
L’Onnipotente è vinto dalla preghiera, dona a chi prega, conforta chi prega.
Servo di Dio padre Dolindo Ruotolo
La bellezza è per entusiasmare al lavoro e il lavoro è per risorgere.
Cyprian Norwid - poeta polacco
Lo Spirito Santo ha scelto me.
Si vede che vuole lavorare da solo.
Mi sembra talvolta di essere un sacco vuoto
che lo Spirito Santo riempie improvvisamente di forza.
Papa Giovanni XXIII
Tanti, soprattutto molti dei nostri amici, ritengono che le parole siano inutili.
Al contrario, esprimere un concetto in modo chiaro è interessante e difficile almeno come dipingere.
Vincent van Gogh ad Emile Bernard, 19 aprile 1888
E' come se una cortina, calata per nascondere un mondo trascendentale, fosse alzata appena di qualche centimetro e alcuni raggi di luce filtrassero per poi chiudersi ancora.
Questo è il gioco della vita quotidiana.
Emmanuel Lévinas
Il cammino verso il Paradiso non inizia dai tuoi desideri, ma dalle tue piaghe.
Gustave Thibon
Si nasce vecchi. Occorre tutta la vita per diventare giovani.
Jean Guitton
L'arte è qualcosa di immediato, di originale. La sola ragione, così come si esprime nelle scienze, non può essere la piena risposta dell'uomo alla realtà e non è in grado di esprimere tutto ciò che l'uomo può, vuole e deve esprimere. Penso che questo lo abbia posto Dio nell'animo umano. L'arte è, con la scienza, il più grande dono che egli ci ha dato.
Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI ( Il sale della terra 1997)
Vide Giacobbe sulla scala angeli che salivano e scendevano: forse che ne vide alcuno che stava fermo o sedeva?
Non è affatto possibile stare fermi in bilico sulla fragile scala, né alcuna cosa, nell’incertezza di questa vita mortale, rimane nel medesimo stato. Non abbiamo qui una città stabile e neppure possediamo ancora quella futura, ma ne siamo in cerca.
Insomma è necessario che tu o salga o discenda: se cerchi di star fermo, è inevitabile che tu cada.
Bernardo di Clairvaux
Devi sperare continuamente e vedrai che nessuno ti deluderà nella tua attesa.
La nostra attesa è la vita eterna: la nostra attesa è il Regno di Dio, la vita in comune con gli angeli, le benedizioni spirituali.
Continua ogni giorno a sperare!
Un fatto come la speranza non ha fine, non sa cosa sia tregua.
Ambrogio da Milano
Una persona si trova a dover coniugare due realtà ineliminabili e irriducibili: l’orazione e la vita con le sue lotte e le sue ricerche. Occorre imparare a coltivare nella fede la consapevolezza che solo piegando le ginocchia possiamo innalzare la testa, perché spesso noi scindiamo queste due realtà. Solo così è possibile conoscere l’amore nella sua dimensione totalizzante.
Maria Elisabetta della Santissima Trinità
Tutti siamo nel fango ma alcuni guardano le stelle.
Oscar Wilde
O caro medicamento!
O piaga così accarezzata!
O morbida mano! O tocco dolcissimo!
che sa d'eterna vita e ogni debito paga!
La morte in vita, uccidendo, hai mutato".
San Giovanni della Croce (1542-1591)
I vostri stessi occhi
Disse Macario
Sono i vostri nemici
I vostri stessi tortuosi pensieri
Disse l'anacoreta
Mutano la gente attorno a voi
In uccelli e animali
La vostra stessa volontà malata
Disse l'uomo dallo sguardo chiaro
Popola il mondo di spettri.
Thomas Merton - ("Historia Monachorum" di Rufino, cap. 28)
Io che sono l'È, il Fu e il Sarà
Accondiscendo ancora al linguaggio
Che è tempo successivo e simbolo…
Vissi stregato, prigioniero di un corpo
E di un’umile anima
Appresi la veglia, il sonno, i sogni,
L’ignoranza, la carne,
I tardi labirinti della mente,
L’amicizia degli uomini
E la misteriosa dedizione dei cani.
Fui amato, compreso, esaltato
E sospeso a una croce.
Jorge Luis Borges - Giovanni 1,14 ( Elogio dell'ombra)
Orazioni
Preghiera del mattino
Cercare di vivere, alzandomi tutte le mattine, vincendo con la mia risposta la paura dell’essere, la paura del vivere; cercando di fare tutte le cose bene, nel miglior modo possibile, come se Lui fosse lì a guardarmi; correggere e lasciarmi correggere e quando sono stato cattivo, provare dolore, un dolore acuto che tende a diventare lieto, chissà come: tutto questo si chiama, in termini monastici che ripetono san Paolo, “Fare tutto per la gloria di Cristo, perché Cristo sia conosciuto nel mondo.
Tutto è, tutto io farò, tutto io cercherò di fare, “per la gloria di Cristo”: ti chiedo, o Dio, di rendermi capace di risponderti in tutti i momenti della mia vita, perché quel che faccio, misteriosamente, serva alla gloria di Cristo, perché Gesù sia riconosciuto per quello che è, perché Tu, o Dio diventato uomo, sia riconosciuto, così che “pur vivendo nella carne – come ognuno di noi – io vivo nella fede del Figlio di Dio, il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me”.
don Luigi Giussani
Dio, donaci la grazia di accettare con serenità
le cose che non possono essere cambiate,
il coraggio di cambiare
le cose che devono essere cambiate,
e la saggezza di distinguere
le une dalle altre.
Concedici di vivere un giorno per volta,
di assaporare un momento per volta,
di accettare le difficoltà come un sentiero verso la pace,
accogliendo, come ha fatto Gesù,
questo mondo di peccato così com'è,
e non come lo vorrei;
confidando che Tu volgerai tutto per il meglio
se mi arrenderò alla Tua volontà,
così che io possa essere ragionevolmente felice in questa vita
e sommamente felice con Te per sempre nella prossima. Amen.
Reinhold Niebuhr - Preghiera della serenità (1943)
Facendo memoria della tutta santa,
immacolata, benedetta, gloriosa Signora nostra,
Madre di Dio e sempre Vergine Maria,
con tutti i Santi, affidiamo noi stessi
gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Divina Liturgia Ortodossa
O Padre Misericordioso,
Ti ringraziamo di avere donato alla Tua Chiesa e al mondo il Servo di Dio don Luigi Giussani.Egli, con la sua vita appassionata, ci ha insegnato a conoscere e amare Gesù Cristo presente qui ed ora, a chiederGli con umile certezza che "l'inizio di ogni giornata sia un sì al Signore che ci abbraccia e rende fertile il terreno del nostro cuore per il compiersi della Sua opera nel mondo, che è la vittoria sulla morte e sul male". Concedici, o Padre, per l'intercessione di don Giussani, secondo la Tua volontà, la grazia che imploriamo, nella speranza che egli sia presto annoverato tra i Tuoi santi.Per Cristo, nostro Signore. Amen.
Veni Sancte Spiritus. Veni per Mariam.
don Luigi Giussani
Le due grazie che il Signore dona
sono la tristezza e la stanchezza.
La tristezza perché mi obbliga alla memoria,
la stanchezza perché mi obbliga
alle ragioni per cui faccio le cose.
Fa' o Dio che una positività totale guidi il mio animo,
in qualsiasi condizione mi trovi,
qualunque rimorso abbia,
qualunque ingiustizia senta pesare su di me,
qualunque oscurità mi circondi,
qualunque inimicizia,
qualunque morte mi assalga,
perché Tu che hai fatto tutti gli esseri sei per il bene.
Tu sei l'ipotesi positiva
su tutto ciò che io vivo.
don Luigi Giussani
Bambino Gesù, ascoltami!
Bambino Gesù esaudiscimi!
Rendi il mio cuore docile ed umile come il Tuo,
Paziente e mortificato come il Tuo.
Staccalo dalle cose create e frivole, attiralo a Te.
Che io viva della Tua vita
Penitente e laboriosa sulla terra,
Per vivere della Tua vita gloriosa nel cielo.
O Gesù, per me, per i miei cari,
Per la Santissima Madre Chiesa, per tutti
Sii Tu il Salvatore, adesso, in ogni istante della nostra vita
E nell’ora della nostra morte. Amen
Preghiera a Gesù Bambino di Praga
Il motivo dell’amore di Dio è Dio stesso; la misura è amarlo senza misura.
san Bernardo - De Diligendo Deo
Eccomi, o mio amato e buon Gesù,
Che alla tua santissima presenza prostrato
Ti prego con il fervore più vivo
Di stampare nel mio cuore sentimenti di fede,
Di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati
Di proponimento di non più offenderTi,
Mentre io con tutto l'amore e tutta la compassione
Vado considerando le tue cinque Piaghe,
Cominciando da ciò che disse di Te,
O buon Gesù, il santo profeta Davide:
"Hanno forato le mie mani e i miei piedi,
Hanno contato tutte le mie ossa".
san Bernardo
Ma che poss'io, Signor, s'a me non vieni/coll'usata ineffabil cortesia?
Michelangelo Buonarroti (Rime)
Giaculatorie
Omni die
Omni die, dic Mariae
Mea laudes anima;
Eius festa, eius gesta
Cole splendidissima.
Ut sim castus et modestus,
Dulcis blandus sobrius
Pius redus circumspectus,
Simulatim nescius.
Virgo sancta, cerne quanta
Perferamus jugiter
Tentamenta et sustenta
Nos ut stemus fortiter. Amen
Memorare
Memorare, piissima Virgo Maria,
A saeculo non esse auditum
Quemquam ad tua currentem praesidia
Tua implorantem auxilia,
Tua petentem suffragia esse derelictum;
Ego, tali animatus confidentia,
Ad te, Virgo virginum Mater, curro;
Ad te venio, coram te gemens peccator, assisto.
Noli Mater Verbi, verba mea despicere,
Sed audi propitia et exaudi. Amen