Famiglia Cristiana web - marzo 2013

CLASSICA DIVINA

E Dio disse: sia la luce!

Nell’ouverture dell’oratorio La Creazione composto da F. J. Haydn tra i 1796 e il 1798 la musica descrive il buio del caos originario da cui la mano di Dio trae ordine e forma, dando inizio alla danza del tempo e delle stagioni. Un accordo in Do maggiore – l’accordo più positivo e pieno di tutta l’armonia – accompagna la voce solita e il coro che cantano: «E Dio disse: sia la luce!». Con la luce inizia la storia del mondo che Haydn scandisce, secondo il testo biblico, in ampie sezioni sinfoniche che suggeriscono i suoni della natura, il soffio del vento, l’esplodere della folgore e del tuono, il tamburellare della grandine e il silenzio della neve che scende dal cielo. Il compositore viennese si allontana così dai temi strettamente religiosi propri di un oratorio, introducendo quel senso di mistero di fronte alla natura che sarà caratteristico del movimento romantico europeo. Nella seconda metà dell’Ottocento il pittore ferrarese Gaetano Previati (1852-1920) coglie con la sua Creazione della luce lo stesso momento magico e primordiale descritto da Haydn nel suo oratorio, mostrandoci come la musica e la pittura siano davvero linguaggi universali che parlano del mondo e di Dio.