Famiglia Cristiana n° 15 - aprile 2006
ARTE E FEDE NEI LUOGHI DELLO SPIRITO
LE PIETRE DI DIO
Tra due settimane i lettori di Famiglia cristiana potranno iniziare un viaggio speciale in Italia, nei luoghi dove la bellezza racconta la fede. In 12 splendidi volumi tutte le indicazioni per raggiungere queste oasi di silenzio e di pace.
Chiese, monasteri, conventi, santuari e romitori sono presìdi di fede, cittadelle dello spirito, oasi di arte e bellezza. Abbiamo chiesto a Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose, che vive in uno di questi luoghi dedicati al silenzio e alla contemplazione, di raccontarci che significato possono ancora avere per l'uomo d'oggi questi centri.
"I monasteri sono sparsi in tutta Italia e rappresentano, innanzitutto all'interno della Chiesa, e poi anche fuori, il segno del primato di Dio: fondati da uomini e donne alla ricerca di Dio, sono il frutto visibile di questa ricerca che si esprime attraverso l'arte e la bellezza. I monasteri non hanno altro scopo che questo e i cristiani si sentono attratti da questi luoghi, dove uomini alla ricerca di Dio coltivano la terra, gli studi, l'arte. I monasteri nella storia sono diventati così centri di cultura e punto di riferimento per i cristiani che, immersi nella quotidianità, hanno sempre più di esempi cui guardare, luoghi di dedizione a Dio, di osservanza del Vangelo, di sequela di Cristo".
- Già da lontano il primo segno visibile di un santuario o di un monastero è la bellezza dell'edificio. C'è uno stile di architettura monastica che lei, padre Bianchi, predilige?
"Per un monaco il ritorno alle fonti significa anche riandare a quell'ora della storia, a quell'epoca prodigiosa che è stata la nascita dell'architettura romanica, quando fiorirono monasteri come Subiaco e Chiaravalle. Lì la bellezza si fa evento, per esempio, nella semplicità della luce che entra negli edifici. Lo spazio aperto verso l'alto del chiostro poi, da cui si può davvero contemplare il cielo, raccoglie il nostro sguardo in una visione che è la sintesi delle realtà spirituali. Il monastero è anche il luogo in cui si accolgono gli ospiti: così chiesa, refettorio e sala capitolare non sono spazi vuoti, ma luoghi abitati dalla presenza del Signore, e quindi spazio per vivere la comunione fraterna".
- I monasteri sono stati anche dei veri e propri atelier di pittura. Qual è il ruolo degli affreschi che una volta ricoprivano interamente le chiese romaniche, sia dentro che fuori, e che ora in gran parte si sono persi?
"Tutta l'arte monastica canta la bellezza di Dio e invita alla sua lode; nel monachesimo benedettino l'immagine fiorisce come Parola di Dio che prende un volto, diventa colore. Ad Assisi, per esempio, la basilica di san Francesco è una vera e propria Biblia pauperum, la Bibbia dei poveri che narra sulle sue pareti affrescate le storie evangeliche e dei santi: senz'altro uno dei frutti migliori dell'arte. Ma esiste anche un'altra via, quella cistercense, che si concentra invece sulla pura architettura e sulla luce tralasciando le immagini: la semplice bellezza dell'arco, della pietra e del mattone è più vicina alla sensibilità moderna. Entrambe queste vie comunque sono feconde perché danno voce alla parola di Dio attraverso le forme, i colori, la luce".
- Un altro edificio importante per la fede è il santuario, meta di pellegrinaggio, luogo dove sono avvenuti miracoli, segni e apparizioni; e dove già, in molti casi, esisteva un precedente culto pagano...
"L'Italia è più ricca di santuari che di monasteri, al contrario della Francia, della Spagna e del Belgio. I santuari rappresentano luoghi toccati da una certa sacralità, hanno radici che si perdono nel mondo pagano, spesso costruiti sopra antri, monti, grotte, rocce o picchi, là dove gli uomini in qualche misura hanno sentito il bisogno e la possibilità di un avvicinamento a Dio, come se questi luoghi sfiorassero in qualche modo il divino. A volte sono stati un miracolo o un'apparizione a farli sorgere, una grazia, la peregrinazione di un'immagine miracolosa della Madonna che si è fermata qui. Il santuario soddisfa l'esigenza dell'uomo moderno di farsi pellegrino, di mettersi in marcia per compiere la parabola del viaggio interiore che ciascuno di noi è chiamato a vivere. La fortuna dei santuari nasce da questo bisogno che abbiamo di uscire dal quotidiano, da una situazione chiusa e soffocante, per ripartire, ricominciare. Nel santuario si vivono momenti più intensi di preghiera, di esperienza spirituale; dal santuario si torna alla vita quotidiana più motivati, a volte anche cambiati, convertiti. Quello che ai nostri occhi sembra essere un grande sforzo spirituale incontra la grazia del Signore, le sue energie spirituali che suscitano in noi una vita cristiana più confermata, più forte, più autentica".
- I Sacri monti costituiscono un capitolo particolare, legato alla controriforma e al protestantesimo d'oltralpe, al culto della passione, all'arte barocca e al teatro. Ce ne parli...
"I Sacri monti si trovano al Nord, là dove più viva è stata l'azione della Riforma cattolica. Dopo il concilio di Trento si è sentita l'urgenza, il bisogno, di poter visitare i luoghi dellla passione e della morte del Signore; data la difficoltà oggettiva per i fedeli di raggiungere la Terra Santa e Gerusalemme, questo desiderio di un luogo trovava concretezza nei Sacri monti. Qui si riviveva il mistero del cammino doloroso della Croce e della gioia pasquale della resurrezione, che la Chiesa rendeva presente nella liturgia a cui il popolo di Dio non sempre riusciva a partecipare, specie durante i riti della Settimana santa. Nelle cappelle dei Sacri monti si riconferma e si rinnova la fede in un'epoca segnata da dolori, guerre, pestilenze. In un periodo di violenze e malattie il cammino della passione di Cristo trova la sua più viva rappresentazione nelle scene delle cappelle dei Sacri monti di Crea o di Varallo, dove le statue "gridano" la loro angoscia e sofferenza, rendendo partecipi della passione di Cristo quegli uomini e quelle donne che, a loro volte sono state vittime di violenza, persecuzioni, calamità".
- Attualmente si stanno sviluppando in Italia nuovi monasteri, nuovi luoghi di culto e bellezza?
"Credo che in questo momento ci sia una certa fecondità nel nostro Paese: l'architettura e l'arte raccontano la bellezza di Dio e danno a tutti la possibilità di fare un cammino spirituale. Alcune nuove chiese e santuari sono interessanti dal punto di vista artistico, mentre sono rari i nuovi monasteri, perché in genere i monaci abitano e riparano quelli antichi; credo che nell'archiettura delle nuove chiese in Italia si incominci a vedere qualche frutto d'arte maturo; e questo, credo, darà la possibilità a più persone di cantare ancora nel nostro tempo la bellezza".
TRECENTO OASI DI BELLEZZA A POCHI PASSI DA CASA
Famiglia cristiana propone ai suoi lettori l'inedita collana "Arte e fede nei luoghi dello Spirito", 12 volumi che illustrano 300 siti in Italia particolarmente significativi per l'arte e la spiritualità cristiana.
Sono luoghi segnati dalla presenza di una chiesa, un santuario o un'abbazia, dove la bellezza dell'architettura si sposa con la suggestione del paesaggio - un bosco, una rupe, un'assolata campagna - invitando l'anima a elevarsi alla contemplazione di Dio.
Architetture d'arte e di fede dunque, da scoprire nelle città in cui vivamo o nelle campagne, a pochi passi dai luoghi dove si svolge la nostra vita quotidiana.
Questi siti, divisi per regione (il primo volume sarà dedicato a Piemonte , Liguria e val d'Aosta) sono presentati da belle immagini accompagnate da brevi testi storico-artistici e tutte le notizie utili per raggiungerli. Nelle pagine finali sono presentati in breve gli "altri" siti che non hanno trovato spazio di approfondimento nel volume. Schede di approfondimento con indirizzi, telefoni e numero di posti disponibili nelle "foresterie" dei monasteri e nelle "case del pellegrino" dei santuari, notizie utili per chi voglia passare qualche giorno di ritiro.
PRIMO VOLUME - Il nostro "tour dello spirito" partirà con Famiglia Cristiana n. 17 dalla Valle d'Aosta, dove cultura locale e religiosità convivono nell'austera cornice delle sue montagne. L'Abbazia di Saint Gilles, per esempio, all'ingresso della val d'Ayas; o la Collegiata di sant'Orso tra le case d'Aosta. In Piemonte, uno dei complessi monastici più interessanti è l'abbazia di Novalesa, raggiungibile dalla valle di Susa e dominata dall'altissima rocca di san Michele. Seguono i Sacri monti: Varallo Sesia, Oropa, Crea, il monte Calvario di Domodossola, san Giulio su lago d'Orta. In Liguria, il santuario di nostra Signora della Guardia domina Genova; sulla Riviera di levante, il monastero di san Fruttuoso si affaccia sulla suggestiva baia.
SECONDO VOLUME - In Lombardia, le grandi abbazie romaniche segnano il paesaggio: Chiaravalle, Viboldone, Morimondo e la grande Certosa di Pavia. Nella Bergamasca, l'abbazia benedettina di Pontida e il santuario di papa Giovanni XXIII a Sotto il Monte. Il santuario mariano più importante della Lombardia è quello di Caravaggio; seguono Lodi, Ossuccio, Brescia, Crema e Cremona.
TERZO VOLUME - Anche in Veneto molti monasteri e santuari sono dedicati a Maria: la Madonna Nera di Pralongo, la Madonna Granda di Treviso, la Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, la Beata Vergine di Monte Berico di Vicenza. A Padova ricordiamo la basilica di sant'Antonio e l'antichissima santa Giustina. Nell'atmosfera incantata della laguna emergono abbazie e chiese: Santa Maria Assunta e Santa Fosca a Torcello, le due isole-convento di san Francesco del deserto e di san Lazzaro degli Armeni.
QUARTO VOLUME - In Trentino, i santuari di Pietralba, Novacella e san Romedio; in Friuli l'antica Aquileia e il convento-santuario della Madonna di Barbano, nella laguna di Grado.
QUINTO VOLUME - In Toscana, le abbazie di san Miniato al Monte, Vallombrosa e Monte Oliveto Maggiore; il monastero di Camaldoli e il convento di La Verna, dove san Francesco ricevette le stimmate; infine, lo straordinario complesso del duomo Pisa.
SESTO VOLUME - L'Emilia Romagna è dominata dalle abbazie benedettine di Bobbio, Nonantola, san Colombano e Pomposa; a Ravenna gli splendidi mosaici di san Vitale e sant'Apollinare.
Seguono nell'ordine:
SETTIMO VOLUME L'Umbria e le Marche - OTTAVO VOLUME Il Lazio - NONO VOLUME Abruzzo e Molise - DECIMO VOLUME Basilicata e Calabria - UNDICESIMO VOLUME Puglia e Campania - DODICESIMO VOLUME Sicilia e Sardegna.