Famiglia Cristiana n° 17 - aprile 2006
COLLANA ARTE E FEDE NEI LUOGHI DELLO SPIRITO
SECONDO VOLUME: LA LOMBARDIA
TERRE AMBROSIANE NEL SEGNO DI MARIA
La Lombardia dei santi costruttori, dal vescovo Ambrogio a san Bernardo di Chiaravalle. E i santuari mariani tra cui quello di Caravaggio, caro a papa Giovanni XXIII.
Presentiamo il secondo volume della collana Arte e fede nei luoghi dello spirito con un'intervista a don Roberto Ziglioli, rettore del santuario di Santa Maria alla Fonte presso Caravaggio (Bergamo).
- Cosa rappresenta il santuario di Caravaggio per la Lombardia?
"Una delle più importanti mete di pellegrinaggio italiane. Sul luogo avvenne l'apparizione della Madonna a una giovane sposa di 32 anni intenta a falciare l'erba; era il 26 maggio del 1432 e l'evento fu accompagnato dallo sgorgare di una fonte d'acqua miracolosa. La Madonna affidò alla donna un messaggio di conversione: digiuno a pane e acqua il venerdì e, cosa originale che mi piace sottolineare, un momento di festa sui prati qui intorno il sabato, come ringraziamento. Questa festosità esiste anche oggi, magari in forma un po' chiassosa, grazie alle numerose comitive di pellegrini che frequentano il santuario. Le grazie che si ottengono qui a Caravaggio sono la conversione e le guarigioni fisiche, documentate fin dall'epoca dell'apparizione. La fama di santità del luogo crebbe, richiamando pellegrini non solo dalla Lombardia ma dall'Oltrepò, dalla Liguria, dal Piemonte e dal Canton Ticino. Attraverso i flussi migratori e la presenza dei missionari, soprattutto dal Trentino (in Valsugana il santuario di Piné ricorda l'apparizione della Madonna di Caravaggio a una ragazza del luogo), la devozione alla Madonna di Caravaggio si è diffusa in America latina, in particolare in Brasile, dove esistono numerose cappelle e santuari a lei dedicati e con la sua immagine".
- In che cosa consiste questa effigie?
"Nell'icona della Madonna di Caravaggio la Vergine appare alla donna mentre da una fonte miracolosa fiorisce un bastone, segno della grazia. L'immagine è stata distrutta innumerevoli volte, l'attuale è stata fatta dopo l'incendio del 1923. La più antica immagine della Madonna di Caravaggio è un ex voto del XV secolo che si trova nella chiesa di Sant'Andrea a Melzo".
- Non lontano da qui c'è la casa natale e il santuario dedicato a papa Giovanni XXIII, che avrà certamente frequentato Caravaggio...
"Papa Giovanni era molto affezionato a questo santuario: da nunzio e poi come patriarca di Venezia lo visitava ogni estate, a fine agosto; alla morte del padre venne qui a celebrare in forma privata una messa con la sua mamma. In particolare ricordo la visita dell'estate del 1958, alla vigilia della sua elezione a Sommo Pontefice".
- Quali sono gli altri santauri maria-ni lombardi più significativi?
"Innanzitutto Santa Maria delle Grazie a Milano, fondata nel 1463 e fatta santuario nel 1630 per ringraziare la Vergine per la fine della peste, come testimonia un affresco del Cerano nella cappella delle Grazie. Giovanni Paolo II riconobbe l'intercessione speciale di Maria conferendo a Santa Maria delle Grazie il titolo di basilica minore. Sempre a Milano, il duomo è dedicato a Santa Maria Nascente, e Pellegrino Tibaldi, architetto della fabbrica, progettò sia la nostra Caravaggio sia il santuario di Santa Maria dei Miracoli di Rho, che purtroppo non venne edificato secondo le sue direttive. Un altro importante santuario mariano lombardo è quello di Saronno, con opere dei pittori Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari".
- Il Sacro Monte di Varese può essere considerato l'unico sacro monte lombardo?
"Sì, poiché Varallo, frequentatissimo da san Carlo Borromeo, si trova già in Piemonte. Nei primi secoli sul monte sopra Varese il vescovo sant'Ambrogio si ritirava in preghiera; il luogo corrisponde alla cripta dell'attuale chiesa, ultima tappa del percorso delle 15 cappelle, che corrispondono ai misteri del Rosario. Accanto alla chiesa sorge il monastero femminile delle Romite ambrosiane".
- La basilica di Sant'Ambrogio e l'abbazia di Chiaravalle possono essere considerate prototipi di due stili, il romanico e il benedettino, che hanno fatto scuola?
"Certamente. Il perimetro di Chiaravalle fu tracciato addirittura da san Bernardo sul modello della Chiaravalle francese e da qui si diffuse in Italia. La basilica di Sant'Ambrogio, edificata sopra le reliquie dei santi martiri milanesi Protasio e Gervasio, rappresenta il più bell'esempio di romanico lombardo, luogo che il vescovo Ambrogio, maestro di preghiera, volle dedicato appunto al silenzio e alla liturgia".
LE GRANDI ABBAZIE BENEDETTINE
La Lombardia è caratterizzata dalle grandi abbazie benedettine che sorgono nella vasta campagna, spesso bonificata dagli stessi monaci: Chiaravalle, Viboldone, Morimondo, la Certosa di Pavia; poi Cerreto a Lodi, l'eremo di Butrio sulle colline pavesi, il monastero di Pontida nelle Prealpi bergamasche. Se Caravaggio è il principale santuario mariano, non dobbiamo dimenticare quelli di Baselle (Bergamo), Lodi, Ossuccio (Como), Castelleone (Cremona) e Tirano (Sondrio). Milano offre la ricchezza delle sue basiliche storiche: San Lorenzo, Sant'Ambrogio, Santa Maria delle Grazie con il Cenacolo di Leonardo, il Duomo dedicato a Santa Maria Nascente; a Pavia, in San Pietro in Ciel d'Oro, sono conservate le spoglie di sant'Agostino, che Ambrogio battezzò nel 387 nell'antico battistero di San Giovanni alle Fonti ritrovato sotto il Duomo.