Famiglia Cristiana n° 20 - maggio 2006
COLLANA ARTE E FEDE NEI LUOGHI DELLO SPIRITO
QUINTO VOLUME: LA TOSCANA
SULL'ONDA DELLE COLLINE TOSCANE
Tra i cipressi, gli ulivi e le crete senesi sorgono splendidi luoghi monastici. Anche in città, oasi di spiritualità nelle chiese conventuali e nelle stupende cattedrali.
Monsignor Timothy Verdon, storico dell'arte e direttore dell'Ufficio diocesano di Firenze per la catechesi attraverso l'arte, ci accompagna in questo viaggio tra le città e le colline toscane, alla ricerca dei luoghi della spiritualità.
- Partiamo da Sant'Antimo, l'antica chiesa-monastero che richiama l'abbazia di Cluny...
"Volentieri. In Val d'Orcia, nel Senese, attraversando bellissime campagne e colline, si viaggia a ritroso nei secoli fino a giungere a Sant'Antimo. è una tra le chiese romaniche del primo Medio-evo più belle d'Europa, inserita in un paesaggio tipicamente toscano che esalta la purezza di un'architettura che risente dell'influsso francese: il deambulatorio a cappelle radiali intorno al presbiterio anticipa, infatti, il gotico. Fuori, nella bella stagione, la luce magica del tramonto illumina la pietra locale, rendendola simile all'alabastro, quasi incandescente; mentre all'interno, una luce mielata invita alla preghiera nello spazio dominato dal magnifico crocifisso romanico che regna maestoso".
- Passiamo in provincia di Arezzo dove, nel Casentino, si trovano il monastero e l'eremo di Camaldoli...
"Una delle tappe fondamentali per il pellegrino e lo studioso della spiritualità occidentale è il sacro eremo di Camaldoli. Il suo fondatore, Romualdo, monaco ravennate, era alla ricerca di una forma più pura per vivere in modo personale e comunitario la sua vocazione. Romualdo ottenne dai feudatari del luogo un largo tratto di foresta del Casentino, dove fondò l'archicenobio di Camaldoli al servizio del sacro eremo, che si trova più in alto, a 900 metri, e rappresenta uno dei pochi esempi occidentali sullo stile del monte Athos: 25 piccole case con giardino dove ciascun monaco conduce una vita semi-eremitica, coltiva l'orto e dice messa nella sua cappella privata. Si può visitare una cella-tipo: essa presenta uno stretto ingresso, la stanza con un piccolo camino, il caratteristico letto ad armadio, un minuscolo studiolo con i libri, la cappella con l'altare. Nel silenzio di questi luoghi anche chi non crede, o chi cerca "qualcosa" senza sapere quale sia l'oggetto della sua ricerca, incontra Colui che abita nel silenzio, in quel luogo silenzioso che è il cuore dell'essere umano".
- Parliamo della splendida abbazia di San Miniato, che domina Firenze...
"Oltre ai grandi insediamenti monastici rurali, occorre ricordare che quasi in ogni città toscana sorgono importanti monasteri a contatto con la vita del popolo. è il caso della splendida abbazia di San Miniato al Monte, accessibile dal centro storico di Firenze e che, oggi come nel passato, dà un'impronta spirituale all'intera città. Sorge sul luogo in cui Miniato subì il martirio sotto l'imperatore Decio, nella seconda metà del II secolo. Si racconta che, come il martire parigino san Dionigi, egli riportò sul luogo del martirio la sua testa decollata. Sulle reliquie di san Miniato già ai tempi di Carlo Magno sorse una comunità monastica femminile e poi maschile. Nel 1300 si insediarono i monaci olivetani. Capolavoro assoluto del romanico toscano, la chiesa ha una magnifica facciata a marmi bianchi e verdi, secondo lo stile geometrico fiorentino. Sopra la porta centrale, nel timpano dell'edicola, un mosaico bizantino raffigura Cristo risorto e glorioso tra san Miniato e la Vergine Maria. La stessa iconografia è ripresa in forma monumentale all'interno, nel catino absidale. Si tratta forse di uno degli ultimi grandi mosaici bizantini prima di Giotto. L'interno è a tre livelli: la cripta con le reliquie, la navata con lo splendido pavimento mosaicato, il coro dei monaci sopraelevato e dominato dal Cristo absidale".
- Concludiamo con il sacro monte di San Vivaldo...
"è uno tra i luoghi più suggestivi della Toscana, un piccolo santuario francescano che permette al visitatore di farsi pellegrino, qui in Val d'Elsa, verso Gerusalemme, la città Santa che tutti portiamo nel cuore. Un percorso di piccole cappelle sparse nel bosco lo attende: veri gioielli di architettura rinascimentale a pianta centrale, all'interno si trovano terrecotte policrome del '500, in "stile Della Robbia", che ricordano la Passione di Gesù. A un certo punto, scendendo e fermandosi tra due cappelle molto vicine tra loro, all'interno a sinistra Cristo coronato di spine è mostrato da Ponzio Pilato alla folla; nella cappella opposta, tra la folla che lo schernisce, Maria e Giovanni addolorati. Trovandosi al centro delle due scene, il pellegrino è quasi fisicamente costretto a chiedersi: "Io da che parte sto?". Giunti poi alla cappella della crocifissione, si può salire l'alta gradinata verso la croce; oppure scendere dall'esterno sotto il piano del pavimento e, da un'apertura, guardare in su verso Cristo dal punto stesso in cui lo guardano Maria e le pie donne, rappresentate in altorilievo sulla parete. La spiritualità francescana traduce in forme classiche le tappe della Passione, coinvolgendo il visitatore che da turista diventa pellegrino".
LE CHIESE DEGLI ORDINI RELIGIOSI DEL '400
In provincia di Arezzo si trovano il monastero di Camaldoli con il suo eremo e il convento-santuario di La Verna, dove san Francesco ricevette le stimmate. Sempre in ambito francescano, presso Montaione (Firenze) sorge il sacro monte di San Vivaldo. A Firenze tre chiese monastiche: Santa Croce dei francescani, Santa Maria Novella dei domenicani, San Miniato al Monte degli olivetani. Splendidi il duomo di Pisa, di Lucca e Siena. Nel Senese le abbazie di Monte Oliveto Maggiore (Chiusure) e di Sant'Antimo (Montalcino). Santuari mariani si trovano a Prato, Livorno, Arcidosso (Grosseto) e Montecatini (Pistoia).