Famiglia Cristiana n° 26 - giugno 2006
COLLANA ARTE E FEDE NEI LUOGHI DELLO SPIRITO
UNDICESIMO VOLUME: PUGLIA E CAMPANIA
SULLE TRACCE DEI SANTI
Il culto delle reliquie e dei santi locali Gennaro, Alfonso Maria De' Liguori, Padre Pio, Bartolo Longo e Giuseppe Moscati.
Don Ugo Dovere insegna Storia della Chiesa all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e ci presenta i luoghi della santità campana.
- Don Dovere, parliamo innanzitutto del culto di san Gennaro, diffusissimo in Campania, da Benevento a Pozzuoli, da Montevergine a Napoli...
"San Gennaro, vescovo di Benevento e martire nel IV secolo sotto l'imperatore Diocleziano, è il patrono della regione Campania e il suo culto si è diffuso fino in America e in Australia. Nel santuario presso l'antica solfatara di Pozzuoli c'è la cosiddetta "pietra di san Gennaro", uno stipe dell'altare della chiesa paleocristiana che segna il luogo del suo martirio. Le ossa di san Gennaro vennero trasferite nelle catacombe napoletane; poi con le guerre tra longobardi e bizantini vennero traslate a Benevento quindi al santuario di Montevergine, per tornare infine a Napoli, nella cappella del Duomo. Qui il busto e il reliquiario del santo sono circondati dalle 52 statue d'argento dei compatroni della città, capolavori di argenteria meridionale, che a maggio vengono traportate in processione dal duomo alla basilica di Santa Chiara, luogo caro alla memoria dei napoletani, ricostruita in forme gotiche dopo i bombardamenti del 1943".
- Il Duomo di San Matteo a Salerno e qiello di Sant'Andrea ad Amalfi celebrano la memoria degli apostoli...
"Con la memoria degli apostoli siamo nel cuore del Medioevo dei grandi viaggi, dei pellegrinaggi e delle crociate. Straordinaria in questo senso fu la fortuna di Amalfi, la cui flotta giungeva in Terra santa riportando in Italia le reliquie degli apostoli. San Matteo sostituì la memoria dei primi martiri salernitani nel duomo di Salerno, dove si rifugiò tra l'altro papa Gregorio VII durante la lotta per le investiture. Nella cattedrale di sant'Andrea, ad Amalfi, dalla bellissima scalinata, si conservano le reliquie di sant'Andrea, trafugate dai crociati a Patrasso. Oggi, in un clima di ecumenismo, l'arcivescovo di Amalfi si è recato in visita a Patrasso, mentre monaci greci sono venuti a venerare la reliquia del capo di sant'Andrea, apostolo dell'Oriente".
- Ci parli dei luoghi di sant'Alfonso Maria De Liguori, fondatore dei redentoristi e autore di canti natalizi arcinoti, come Tu scendi dalle stelle e Quando nascette ninno...
"Nei secoli la memoria dei santi si è rinnovata in Campania attraverso belle figure locali di cui la più popolare è sant'Alfonso Maria De' Liguori, il santo dell'epoca dei Lumi, un avvocato che ha abbracciato la vita ecclesiastica e si è dedicato alla predicazione missionaria nelle zone più povere. Nella basilica a lui dedicata a Pagani è conservato il corpo e la sua memoria è tenuta viva dai padri redentoristi; anche a sant'Agata dei Goti, nel Sannio, dove sant'Alfonso fu vescovo, tutte le chiese portarono i segni della sua devozione per Gesù Bambino e per il presepe".
- A Pietrelcina (Benevento) c'è la casa natale di Padre Pio...
"In tempi a noi più vicini la santità campana è stata ravvivata da san Pio di Pietrelcina, che porta il nome suggestivo del suo paese natale e di Piana Romana, dove si ritirava da giovane a pregare: luoghi evocativi di una spiritualità locale semplice e intensa".
- Tra i santuari mariani campani quali sono i più frequentati?
"Al primo posto c'è il santuario di Pompei, dove all'attrattiva religiosa si aggiunge la possibilità di visitare gli scavi archeologici. Poi c'è il santuario della Madonna dell'Arco, con la caratteristica processione primaverile dei fuienti o vattienti, devoti della Madonna dell'Arco che, vestiti di bianco con una fascia azzurra e rossa, si recano a piedi saltellando e portando icone mariane fino al santuario. Montevergine, in Irpinia, rappresentava fino agli anni del dopoguerra la meta di grandi pellegrinaggi-scampagnate sul monte Partenio, a piedi o su carrozzelle che tornavano addobbate per indicare che il pellegrinaggio era "compiuto" o "soddisfatto". Uno straordinario repertorio di canzoni devote mariane accompagnava il cammino dei pellegrini che, nell'ultimo tratto della discesa, si abbandonavano a corse e sfrenate gare di velocità".
- Come nascono il culto e l'iconografia mariana a Napoli e in Campania?
"La più antica icona mariana si trovava in un piccolo cimitero catacombale fuori Napoli ed è stata poi trasferita nella chiesa della Madonna della Sanità. Esisteva anche un antico oratorio dedicato alla Madonna nella primitiva basilica di Santa Restituita, sotto l'attuale duomo. A Maria Assunta sono dedicate quasi tutte le cattedrali della Campania. Molti santuari sulla costa, come Santa Maria a Mare e Maiori, sono legati a ritrovamenti di icone e statue provenienti dal mare; o, più probabilmente, da insediamenti di monaci greco-ortodossi fuggiti alle persecuzioni iconoclaste".
- I luoghi della devozione moderna?
"Bartolo Longo fonda nel 1876 il santuario di Pompei e la devozione alla Madonna del Rosario collegata all'assistenza ai figli dei carcerati. Il santo medico Giuseppe Moscati, nativo di Benevento, viene sepolto nel 1927 nella chiesa del Gesù a Napoli, gioiello artistico e cuore della spiritualità gesuitica del Seicento, trasformando quel luogo in un santuario non dichiarato della carità, frequentatissimo dai fedeli che accedono numerosi ai sacramenti".