Famiglia Cristiana n° 43 - ottobre 2012

Degas-Renoir viaggio in Italia

Torino e Pavia accolgono i due impressionisti, accomunati dalla classicità e dall'aderenza alla figura.

Edgar Degas (1834-1917) è il pittore della vita notturna parigina, dei café chantant, dei bistrot e delle ballerine, anche se al proposito lui stesso ebbe a dire: "Mi chiamano il pittore delle ballerine. Non capiscono che per me la ballerina è un pretesto per rappresentare il movimento". Geniale e innovativo, Degas fu il più moderno degli impressionisti, lanciato verso il futuro. Oggi con 80 capolavori prestati dal Museo d'Orsay di Parigi una mostra antologica porta a Torino le sue opere. In Italia l'artista soggiornò tre anni a Firenze al seguito del nonno Hilarie de Gas (in mostra uno splendido ritratto). In quel periodo (1858) iniziò i disegni per la grande tela Ritratto di famiglia (si tratta degli zii, i coniugi Bellelli), opera conclusa nel 1869 e in cui l'artista rivela tutta la sua capacità di saper cogliere la grazia e il miracolo dell'attimo quotidiano. Al centro di un gioco di sguardi che coinvolge padre, madre e sorellina, una bimba sta in equilibrio instabile su una seggiola, una gamba appoggiata al traverso e l'altra posata per terra. Nella tela successiva, L'orchestra dell'Opéra, Degas si rivela fine ritrattista (per nulla impressionista,) abilissimo nel dare un taglio moderno e fotografico alla scena: primo piano dettagliatissimo dei musicisti (un capolavoro di realismo) fa da quinta allo sfondo (questa volta impressionistico) di ballerine che danzano sotto la luce dei riflettori. La scena dell'Opéra è inquadrata dal basso, mentre nella successiva Prove di balletto in scena (1874) il pittore, come un buon fotografo, "ruba" dall'alto di un palchetto laterale una interessante prospettiva aerea di gruppi casuali di ballerine in atteggiamenti scomposti, così come capita nelle prove, cogliendo l'armonia nella disarmonia e nella casualità. L'irripetibilità e unicità dell'istante, in bilico tra il prima e il dopo, è il motivo che fa grande l'opera di Degas anche nei suoi nudi di donna che, nell'intimità della loro casa, non viste si lavano, pettinano, vestono. Viene in mente l'opera di un grande fotografo francese come Cartier Bresson (1908-2004) dove, anche nel taglio apparentemente casuale, tutto accade o sta per accadere. Così il classico, realista, e impressionista Edgar Degas si rivela, come tutti i geni, identico solo a se stesso nel raccontare in luce artificiale la cronaca di corpi in movimento e stati d'animo. Nel segno della modernità.

Da Torino a Pavia un'altra mostra porta in Italia alcune opere di un post impressionista francese come Pierre Auguste Renoir (1841-1919) che ha in comune con Degas la classicità e l'aderenza alla figura. Renoir, innamorato di Raffaello (le cui opere ha modo di ammirare in un suo viaggio in Italia), è il pittore della bellezza della vita. Scrive: "Per me il quadro deve essere una cosa piacevole, allegra e bella, sì bella! Ci sono già troppe cose spiacevoli nella vita che non è il caso di crearne anche delle altre". Così i suoi quadri traboccano di un'umanità piena e corposa, eppure lieve e gioiosa grazie alla pennellata fluida e ai colori puri e squillanti che la tavolozza impressionista gli offre. E qui il paragone con Raffaello viene spontaneo per l'apparente facilità e naturalezza con cui Renoir dipinge la borghesia parigina che cerca svago nei lunghi e afosi pomeriggio domenicali lungo la Senna, uomini in canottiera e paglietta e dame agghindate con nastri e cappelli fioriti. Nei loro volti accesi una perenne primavera, velata appena da una patina di malinconia. Con il passare degli anni in Auguste Renoir la rappresentazione della realtà tende a sfaldarsi in lunghe, filamentose pennellate, come nella tela La cueillette des fleurs (La raccolta di fiori, 1875), e a rendersi vaporosa e atmosferica come in Marine (Marina) dove è evidente l'influsso di Monet insieme a cui Renoir dipingeva, ospite della sua barca atelier.

Degas. Capolavori dal Musée d'Orsay
Torino, Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti in Torino
18 ottobre 2012 – 27 gennaio 2013
Catalogo Skira
Info: tel. 02.89415532 oppure 011.4421976
www.mostradegas.it

Renoir. La vie en peinture
Fino al 16 dicembre
Pavia, Scuderie del Castello Visconteo
Catalogo Silvana
Info: tel. 0382.538932 oppure 02.45496873/4
www.scuderiapavia.com