20 aprile 2020
Segni speciali dalla terra e dal Cielo
Ero di quelli che si lamentavano (e si lamenteranno ancora) per il fatto che il Governo ha vietato così pesantemente ed esclusivamente l’accesso dei fedeli ai sacramenti, soprattutto la Santa Messa. Oggi sono andato al supermercato e ho sentito una signora che raccontava quella freddura che gira da giorni. Il demonio dice a Gesù: ti ho chiuso le chiese. E Gesù: ma io mi sono aperto le porte delle case e dei cuori. È stato per me come risentire l’annuncio della resurrezione per bocca di una delle donne di ritorno dal sepolcro vuoto il mattino di Pasqua. In quell’ambiente del supermercato, così freddo e dove tutti pensano solo ad accaparrarsi il cibo più in fretta di te, quella donna mi ha cambiato la prospettiva. Sì, perché mi sono accorto, all’improvviso, che la Chiesa e la nostra fede avevano già vinto le limitazioni imposte dal virus.
Standosene a volte zitta – o a volte facendosi sentire, magari in ritardo, secondo il parere di alcuni – la Chiesa ha lasciato fare allo Spirito Santo ed ecco: sapete quante gente ascolta tutte le mattine la Messa del Papa? Ce lo ricordava quella donna nel supermercato, gesticolando piena di fervore. Sapete quanta Parola di Dio è passata in questi giorni su YouTube? Non solo Radio Maria ma incontri religiosi che volano sulla rete da un capo all’altro del Paese e dove i cristiani si incontrano come nelle catacombe. Si organizza una Via Crucis per la Quaresima. Ora che siamo in maggio è la volta del Rosario. Parrocchie, movimenti e associazioni si muovono. Se qualcuno è in difficoltà lo si cerca, forse più di prima. Insomma c’è più attenzione alle persone e alle cose che contano. Pensate quante coppie hanno ritrovato l’armonia tra loro e con i figli attraverso la terapia del “tutti in casa”.
Al demonio insomma non ne va bene una. Cristo risorto vive e penetra a porte chiuse nelle nostre case in attesa della Pentecoste, quando usciremo per dirlo a tutti. Abbiamo digiunato del pane eucaristico è vero, ma per qualcuno di noi è stato un bene capire che forse, quel Pane, lo prendeva con leggerezza e superficialità. Se un tempo il digiuno eucaristico era obbligatorio dalla mezzanotte del giorno prima, oggi abbiamo fatto un lungo digiuno forzato di cinquanta giorni e cinquanta notti che ci hanno fatto amare di più quel Pane dal Cielo. Ci sono piccoli segni. Il 30 aprile un acquazzone improvviso verso le cinque del pomeriggio e poi un arcobaleno che ha attraversato il bel cielo di Lombardia. Segni. L’annuncio è risuonato in carne e ossa in un supermercato attraverso una donna: è risorto, è vivo, la vita ha vinto la morte! Ha vinto il demonio, vincerà anche questo virus.