Giovanni, 8,12-19 - Paolo ai Romani 1,1-16b
(terza di Pasqua)
In una pozza d’acqua specchiante
Acqua di marzo – acqua d’aprile
Il Volto del figlio riflette
In uno specchio il Volto del Padre
(Guarderete ma non vedrete
Udrete ma non comprenderete
Perché insensibile è il cuore)
La pozza riflette il Volto del Padre nel Figlio
Le labbra coincidono – la bocca ripete le stesse parole
L’erba invita a dissetare il cuore
Bevi anima mia! Arida è la carne
Del mondo – Bevi anima mia! in questo aprile
Immergiti nella pozza – luce da luce
Goccia da goccia – verbo da verbo che dall’alto disseta
Non pronunciata sillaba il Tuo Nome
Nello specchio dell’anima fiorisce
Davanti al sepolcro vuoto
Primavera di resurrezione
Piovono petali di pesco
Piovono petali di mandorlo
Lo Spirito soffia potente
Come aratro sull’acqua
Pronunciano le stesse parole
Le viole al confine dell’erba
Icona dello stesso Volto
Stessa bocca stesso amore
Stessa pozza specchiante
Acqua di marzo acqua d’aprile
Verbo da Verbo – non pronunciata sillaba
Silenzio di un fuoco verde
Arde e guadagna la collina
Si fa strada e sale – come sono belli i tuoi piedi
Paolo di Tarso che annunci
Lassù fino a Roma il Vangelo
Di pozza in pozza – di primavera in primavera
Da oltre duemila anni l’annuncio
Di fiori mai stanchi testimoni dell’evento
Della resurrezione – e quella polla rinnova
Lo stesso Volto nei volti di schiere di santi
E un vento di bosco attraversa la terra leggero