Val Codera, autunno 2016
D’alberi muschiate le cime
Si alzano acute tra celesti vapori
Velate si raccolgono per nascondere
Presenze che vengono dall’aldilà
Di schianto esplode il riccio
Della castagna cadendo di ramo
Nel cimitero è tutto un richiamo
Di passate presenze intrise di guazza
È tempo di lasciare uscire i morti
In lenta processione dai sepolcri dei vivi
Cancellati dal tempo nostro ci parlano
Da un tempo più vero – ogni immagine
Reca scritto “più in là” – ogni rosa
Persiste accesa sul ramo come un scrigno
E canta da un coro seminando luci
Nel solco negro dell’autunno
A rischiarare il percorso boschivo.