Pane e vino
Fuori sulla soglia la scopa della morte
Spazza via i cadaveri – Ossa su ossa nella polvere rotolanti
Dentro casa il conforto dell’antico desco di Abramo
Offre pane e vino ai viandanti
Profumo familiare si diffonde
Una voce colpisce a onde i commensali
Dalla finestra filtra il ricordo della luce di Emmaus
E di tante altre sere nutrite di quel Pane
Dissetate di quel Vino – la Sua voce
Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue
Morirà nella polvere bianca
Chi mangia e beve di me – vivrà per me
La vita eterna in un unico Corpo
Chiesa domestica piccola grande famiglia
Mentre nei deserti del mondo
Accampati sotto tende provvisorie
Muoiono gli uomini tra serpenti e scorpioni
Qui in una terra assetata d’acqua e pane
Fior di farina acqua dal pozzo e lievito dà il pane
E dalle vigne l’uva pigiata dà il buon vino
Di Spirito Santo il mosto gorgoglia nel tino.