Anima di betulla
Puoi scrivere sulla corteccia di betulla
Il tuo poema d’amore per l’inverno
Quando tutto sarà bianco
La sua corteccia sarà splendente
E parlerà con le tue parole incise
Col coltello d’argento della tua mente
O filare di betulla che ora mi accompagni
In questo autunno denso di richiami
In questa stradina ricca di foglie
Di quercia abbattute dal vento
Ascolta per un momento la mia voce
Che è una voce debole che è una voce franta
Dai ricordi e da ciò che sempre nel mondo manca
– Ma tu corteccia di betulla
Ricorda questi segni queste incisioni rupestri
Ricorda queste rune ricorda il tempo
In cui venivi incisa dai monaci
Delle foreste del Nord – ricorda i sacri caratteri cirillici
Ricorda il vangelo srotolato dall’ambone
L’abside dove si cantavano le tue lodi
Le tue lodi o Signore che ora vaghi
Come un santo Pellegrino in questi lidi
su queste stradicciole d’aria segnate appena
Tra foglie di quercia e di betulla
E innalza per noi questa cattedrale di rami
Questi tronchi marmorei
A gareggiare con il cielo la nebbia i colori
Di questo autunno in cui ci porti
In cui ci anneghi – e preghi
La mia anima di essere solo in Te.