Cronaca e fede: Miracolo Eucaristico ad Ascoli Piceno?
Quel profumo d’ostie
Uscite intatte dal terremoto*
Quel profumo d’ostie di quando bambini
Si andava non visti a rubarne qualcuna non ancora consacrata
Per gustarne in segreto il sapore
Ostie vergini uscite dall’opificio silenzioso delle suore
Impressi nella loro pasta i sigilli della Passione
Ostie in attesa di consacrazione
Per noi bambini quelle ostie acerbe erano già una pista
Che ci portava diritti a Gesù – oggi a un anno e mezzo
Dal terremoto delle Marche
Il vescovo di Ascoli Piceno ha ritrovato intatto quel profumo
(così racconta) in quaranta ostie consacrate
Rimaste lì intatte nel tabernacolo d’una pieve
Ostie perfettamente conservate dopo seicento giorni
Ostie uscite intatto dalle macerie – Gesù risorto
In quelle quaranta ostie la Sua presenza viva
Forse anche il vescovo Giovanni d’Ercole si sarà ricordato
Di qualche ostia assaggiata da chierichetto
Profumo che da bambino lo attirava.
Un pugno di spighe – fior di farina
Dalla sua bella campagna abruzzese**
Ostie della sua giovinezza – pane per i nostri giorni bui.
* Terremoto. Ostie trovate intatte nel tabernacolo. «Gesù sotto le macerie» di Arquata. Le ostie sono perfettamente integre, nessuna muffa e nessuna alterazione Quasi subito la mente è volata al miracolo eucaristico di Siena del 1730. Un tabernacolo del ’500 sepolto per mesi sotto le macerie della chiesa di Santa Maria Assunta di Arquata, distrutta dal terremoto del 2016. Il dubbio ormai di aver perduto questa opera tanto cara ai parrocchiani. Poi il ritrovamento in un magazzino dove, settimane fa, i carabinieri del nucleo Tutela beni culturali lo aveva riposto con cura sottraendolo alle intemperie. E infine l’apertura, con all’interno la pisside che, ben chiusa, manteneva intatte quaranta ostie. Perfettamente conservate. «Si sentiva ancora il profumo, è qualcosa che ci commuove – sono le prime parole del vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D’Ercole – è un segno di speranza per tutti. Ci dice che anche Gesù è terremotato come tutti, ma è uscito vivo dalle macerie».
** nativo di Morino in Anbruzzo