Lucciole di giugno
Vanno vengono come navigli che lampeggiano
Sull’acqua scura della notte
Scompaiono e poi riappaiono
Navigando verso bui approdi
Luci leggere fiorite da uno sfalcio
Come monachine ripartono all’insù
Trasformano i prati in cieli attraversati
Dalle loro piccole lanterne di fosforo
Maggio in un pugno ha chiuso il suo petalo di rosa
Giugno ha bevuto un gocciolone di pioggia
L’erba si asciuga e le lucciole in fiore
Senza radici portano i loro desideri
Sugli steli e nel buio fitto dei rami
Mentre dall’alto le stelle stanno a guardare
Vorrebbero tuffarsi nel fresco dei prati
Scegliere uno stelo e cullarsi beate
Un respiro di lampare percorre in un brivido
Le onde di un mare d’erba che scende e sale
Il viandante s’inoltra nel fitto
Per catturare quel rivolo d’argento che scompare.