Cronaca di un’indulgenza
Questa sera non è la televisione
A lasciare cadere a effetto
Gocce sul petto ferito
Del crocifisso di san Marcello
Davvero è tutta la piazza
Vuota che piange
Si stringe nelle sue colonne
Intorno a san Pietro e al suo Vicario
Piangono entrambi dentro
Mentre pregano fuori
Sotto il quadriportico del Bernini
Papa Francesco benedice e assolve urbi et orbi
Roma per un momento torna
Ad essere caput mundi
E il Papa assolve tutti
Come si fa in guerra coi soldati
Tutti assolti fratelli in battaglia
Questa sera è tutto vero
Le gocce e anche lo scalpello
Che ha disegnato il crocifisso e la mano
Che ne ha dipinto il fiotto
Rosso di sangue sul costato trafitto
Tutto vero come la pioggia che corre a gocce
Sulle costole contandole una ad una
Come fa la barca di Gesù con le onde in tempesta
E lui chiama il mare e il mare frena le sue onde
Piazza san Pietro torna a essere
Grande come il mondo intero
Papa Francesco abbraccia e benedice
Sirene e campane combattono
L’ultimo duello nel cielo
Morte e vita in questa sera ferita
Di fine marzo in trincea.